Artefatto
collettiva
L’opera è stata selezionata nella collettiva europea Artefatto ed esposta all’interno del Palazzo Gopcevich di Trieste.
L’immagine ripropone un luogo della tradizione cittadina, la “città vecchia” con i suoi vicoli scanditi da luci e ombre, evocando un luogo della poesia di Saba.
Il fotografo Torresani, nel premiare l’opera nel contest, ha osservato che “non si ritrova nel materiale d’epoca uno scorcio della città vecchia. Mi fa pensare che, contrariamente a Piazza Unità, al Castello di Miramare, alla Cattedrale di San Giusto, pochi sono gli scatti realizzati e prodotti sulla città vecchia, sulla quale invece non mancò di scrivere Italo Svevo. In un passaggio della Coscienza di Zeno, Svevo scrive ‘poi, giunto in via Cavana dovetti rallentare dalla folla che ostruiva la stretta via’. La fotografia che si aggancia a questa frase di Italo Svevo è quella realizzata da Alessandro Rosario Rizza. Un’immagine emblematica: questa stretta via, nella sua oscurità, lascia intravedere una via d’uscita, una luce, una speranza nel futuro. Segni che, in questo sguardo prospettico, caratterizzano il suo elegante bianco e nero”.
L’opera è stata esposta su supporto in alluminio spazzolato 50x70, ed è stata premiata nel concomitante evento Trieste Photo Cards.
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